The Peter Pan Collar Body Wrapper

Top 10 delle cose vintage dell’estate

vintage estatePer l’estate provo amore e odio. Amo i gelati, odio il caldo, amo il mare, odio starci per più di qualche giorno, amo la moda estiva, odio la sciatteria che vedo in giro, amo che si dimagrisca, odio che a me non succede, amo i capelli mossi da spiaggia, odio che i miei cadano a ciocche sempre in questo periodo, amo festeggiare i compleanni di amici e parenti, (quasi) odio festeggiare il mio. Le cose che però considero retrò e vintage dell’estate, quelle decisamente AMO.

In che senso cose vintage? Nel senso di cose fatte un po’ alla vecchia maniera, di accessori senza tempo, anche di ricette che ricordano l’infanzia, di luoghi che non cambiano, di momenti in cui senti di poter fare a meno di Facebook, a meno di scattare una foto col cellulare, perché è estate e, dopo il Natale, è il periodo più vintage che ci sia. Ecco come piace a me questa stagione.

gelato artigianaleIl gelato artigianale vero

Sul gelato ho un po’ di vizi, deve essere eccellente, altrimenti non ne vale la pena. Quando mi tessono le lodi di una gelateria sono sempre scettica e infatti una volta provato il gelato, non è affatto quel buono che intendo io. A me il gelato piace solo naturale naturale, con ingredienti veri e senza coloranti, che odora dell’ingrediente con cui è fatto. Mi piace che il pistacchio sia verde smorto tendente al beige, la nocciola granulosa e il caffè amaro (e questi sono praticamente i classicissimi e vintagissimi gusti top a cui aggiungo poche variazioni). Di gelati così ne provo sempre meno in giro, anche perchè da qualche anno ormai c’è la moda del gusto Kinder, Duplo, Kit Kat e cose simili… che hanno praticamente tutti lo stesso sapore.

A Milano? Per ora solo delusioni ma devo ammettere di non averne provati molti, anzi, vi prego indicatemi vere gelaterie artigianali!

simboli sicilai vintageLa Sicilia

Non è che io ci abbia passato anni in Sicilia, solo tre estati della mia vita ma sono state di sicuro tra le più belle, di sicuro tra quelle che mi hanno fatto pensare che potrei davvero amare questa stagione. Granite, spiagge vivibili, prezzi normali, souvenir vecchissimo stile: la Sicilia è decisamente una regione tutta d’altri tempi e, cosa per me fondamentale, si mangia esattamente come immagini si possa mangiare in Paradiso.

cappelli_pagliaI Cappelli di paglia

Anche se lo compri da h&m il cappello di paglia ti da un tocco retrò e rende il tuo outfit da spiaggia ricercato e meno scontato. I miei preferiti si comprano proprio sulle bancarelle dei luoghi di mare: meno il luogo è turistico e gettonato, più saranno vecchio stile e belli i cappelli che vi troverete. Sorrento fa eccezione e qui i negozietti per turisti nascondono chicche anche a chi un turista lì non lo è. Che poi cosa ci sarà di male a portare un cappello di paglia in città proprio come una turista? Per me niente.

protezione_solareLa protezione solare

Il mio essere bianco latte in mezzo a tizzoni abbronzatissimi mi fa sentire una donnina anni 50. Il realtà, a quanto pare, quest’anno è di moda la tintarella di luna. Non che non ami l’abbronzatura, ma credo che se non è sana, ma forzata, se non è un bel colorito ma un’evidente scottatura, allora meglio proteggersi. In realtà bisogna proteggersi anche per abbronzarsi. La vostra pelle ve ne prega: anche se non vi scottate e vi colorite facilmente, non vi esponete al sole senza una, seppur lieve, protezione.

fiori in primavera stampe floreali vintageFlower Power

Come se fosse una grande innovazione ogni primavera/estate si dice che sono di tendenza i fiori. Sono sicura che Miranda Priestley sarà d’accordo con me: trattiamo le cose per quello che sono. Il floreale, ad esempio, è dannatamente vintage. E quindi inutile cercare la gonna, l’abito e il pareo dalla fantasia a fiori più originale e armoniosa tra i saldi di Bershka. Le stampe floreali più belle, di quelle che non ce ne sono 100 uguali e fanno da sole l’outfit, sono vintage e di pochi, pochissimi brand contemporanei.

caffè e the freddoIl caffè freddo, la pasta fredda, il thè freddo

E’ come gustare il passato. Perché mangiare e bere cose fredde è di sicuro un metodo contro la calura che non ci siamo inventati adesso. Sono in questa top ten un po’ per forzatura, ma non potevo lasciar fuori quelle cose che in inverno si mangiano calde e d’estate fredde e che sono come un rituale, il caffè freddo soprattutto. Il dividerlo nei bicchieri, chi lo vuole più tritato, chi lo vuole in pezzi grandi, gustarlo sul pavimento. Ah.

vecchi telefim estateI vecchi telefilm

Le repliche dei telefilm sono un classico dell’estate, così come vedere vecchi film. Dal momento che le serie sono in pausa, ci consoliamo con i telefilm che sappiamo già a memoria e che sanno rassicurarci e farci riposare. Al numero uno c’è The O.C. per me, per sognare di essere in vacanza in California. Anche il cinema sembra vada in vacanza in estate e non è un caso che le proiezioni all’aperto sono sempre di pellicole non troppo recenti. Deve essere così: in estate si guardano solo le cose che già sappiamo come vanno a finire e che siamo sicuri ci piacciano.

estate rimedi caldoL’appiccicaticcio

No, non è una cosa bella ma non c’è progresso, non c’è tecnologia o nuova moda che possa cambiare la realtà dei fatti: l’estate è appiccicosa. Il caldo appiccica, il ghiacciolo appicica, la crema appiccica, l’antizanzare appiccica, la sabbia (che odioooo) appicica. Ma questo insieme di sensazioni dell’estate sarà sempre così, fa parte del nostro bagaglio di ricordi estivi sin da bambini. Non esiste ancora un’app capace di eliminare l’appiccicosità dell’estate. La amate tutti, ok, ma ammettetelo, è appiccicosa da morire ed è sempre stato così.

sagre do paeseLe sagre e le feste di paese

Si fanno in estate le sagre più golose e le feste più tradizionali. Ci ritroviamo ad andarci anche noi ragazzi, perché se siamo in vacanza, in pausa da università e lavoro, ci sembra proprio tra le cose più rilassanti di tutte quella di mischiarci agli anziani del paese, alle famiglie, allo zucchero filato, ai palloncini, le pannocchie, la musica che va dal folcloristico al tamarro. Facciamo anche molti chilometri per la sagra della melanzana e ci fa sentire un po’ come i nostri genitori che ci raccontano che “quello c’era da fare”. Ora magari c’è anche qualcos’altro ma niente è così tranquillo e quindi vintage e quindi di mio gusto come una cosa del genere per una serata d’agosto.

pigrizia in estateLa pigrizia

La santa pigrizia di non piastrare i capelli, che quindi diventano anni 70, come quando la piastra non c’era. La santa pigrizia di non abbinare lo smalto tra mani e piedi, che prima nessuno faceva caso a queste cose, ed è anni 80. La santa pigrizia di scendere al mare con uno shorts e una canotta presi in modo casuale, anni 90. Di mangiare senza apparecchiare, la pizza direttamente dal cartone, le polpette di melanzane dalla ciotola appena fritte in giardino, al massimo proprio un piatto di plastica: senza tempo. Quel tipo di pigrizia sano che toglie tempo inutile a cose inutili per lasciartene per cose più divertenti. Quella che mi ha fatto concludere questo post proprio con questo punto perché non mi andava di pensare ad un altro.

ps: ci tengo a sottolineare che ho scelto quest’ultima immagine perché significativa della pigrizia ma io non lo sarei mai e poi mai al punto da non stendere il telo sulla sabbia che è, appunto, la cosa più appiccitaciccia al mondo

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