Vento dall’est, la nebbia è là, qualcosa di strano tra poco accadrà
“…troppo difficile capire cos’è… ma penso che un ospite arrivi per me” Un ospite non so, ma di sicuro sento che c’è vento di cambiamento.
E si tratta di quel vento che io devo far soffiare, facendo girare le pale di un mulino, anche a mano se necessario. Sono io che devo soffiare con tutta l’aria che ho, io che devo agitare ventagli spagnoleggianti, azionare ventilatori, tirar fuori un potere da X Men.
Spero capiti anche a voi, altrimenti mi sentirei davvero troppo strana. Spero vi capiti di camminare per strada, mangiare, guardare un film, andare a dormire e durante tutto ciò pensare di essere in attesa di qualcosa. Quello che aspettiamo, ve lo dico io in un momento di massima lucidità, è di cambiare qualcosa per nostra iniziativa. Vorremmo un segno, un aiuto, un’occasione: sarebbe bello e poetico, facile ed entusiasmante.
Ma la maggior parte delle volte non succede così. La dura e difficile verità è che dobbiamo essere noi a crearci quel segno, quell’occasione, quell’aiuto. Dobbiamo essere noi ad alzarci la mattina e decidere che quello sarà il giorno in cui cambierà tutto, solo perché ne avremo il coraggio.
Giacca e pantaloni Sosud; borsa e camicia vintage.