Non so vestire di nero
Avete presente la tendenza dilagante del total black? O comunque quella moda di un “mood” che sia nero, anche se non ci si veste totalmente di nero… Certo che ce l’avete presente, ognuno di noi ha ceduto almeno una volta. Io, in realtà, vesto di nero pochissimo, è una cosa davvero rara: ho dei capi neri, ma il look di questo colore non riesco a vederlo su di me, a costruirlo. O forse non so farlo.
Il mood nero di cui parlo non è nulla di cupo o simile, ma elegante e sportivo allo stesso tempo, di sicuro sensuale e un po’ misterioso, come sfilerebbe su una passerella Fatima Val, per intenderci. Io vestita di nero mi sono sempre sentita scomparire, e, poiché sono già abbastanza timida, questo non va bene affatto.
Per il primo giorno di Fashion Week, però, data la sicurezza che mi davano gli accessori che avevo scelto, ho pensato proprio di indossare un abito nero. Naturalmente l’effetto non è stato quello che il nero dovrebbe avere, nulla di sensuale o misterioso, figuriamoci. Il nero su di me non da questo risultato… e certo, se continuo a indossarlo con il mio solito stile mi sembra anche ovvio. E’ come se non sapessi valorizzarlo, se non gli rendessi giustizia.
ll colore che assorbe tutti gli altri colori, non assorbe i miei, non è protagonista. E tanto meglio visto che avevo, dalla mia, due accessori ad attirare tutta l’attenzione. In testa un cappello Doria 1905, in feltro, con testa a goccia e tesa largo, di un colore ruggine. (Del marchio che crea cappelli da 110 anni, vi ho già parlato qui.) Cappello splendido che ho, tra l’altro, dovuto tener fermo con la mano tutto il giorno causa la bufera con cui è iniziata questa fashion week.
Il gioiellino che avevo come borsa, invece, è una cartella firmata Escudama, della linea con illustrazioni di Paolo Novelli (vi consiglio di andare a vedere l’intera collezione). Il mio modo di essere timida e vanitosa allo stesso tempo è questo: scelgo capi e accessori che parlino al posto mio. Con questo brand giocoso e originale ho sentito subito un feeling. E’ il tipo di cosa che parla perfettamente al posto mio, comunica il mio senso della moda e il mio modo di essere.
L’abito che, in barba a tutti questi problemi col nero, continuerò comunque ad indossare è un semplice abito in jersey, con scollo sulla schiena e maniche a campani, anni 70. Sull’orlo ha dei micro pompon che mi hanno fatto subito dire “lo voglio”.
Questo era l’outfit del primo giorno della Milano Fashion Week. Cosa ne dite? Io vi dico che mi ha salvato dalla broncopolmonite una sciarpa comprata da H&M al volo.
abito Asos, cappello doria 1905, borsa Escudama, scarpe Mango –