Una camomilla Bonomelli è un gesto rassicurante per molti di noi. La assaporiamo dall’infanzia, ne sentiamo la necessità dopo una giornata stancante o debilitante, quando vogliamo coccolarci e farci del bene. Io ho preso questa abitudine “da grande”, anzi davvero da pochissimo, da appena un paio d’anni.

A convertirmi è stato il mio fidanzato che davvero raramente va a dormire senza una tazza di Bonomelli. “Prova e capirai”. Il profumo della prima camomilla che ha preparato per me è stato irresistibile e il mio è stato subito un si. Come immergersi in un campo di margherite ed uscirne depurati, leggeri e ristorati. Con poche altre cose riesco a capirne davvero il significato, ma è questo il modo in cui la natura ci fa bene.

Una tazza di Bonomelli può farci rivivere le sensazioni di quando siamo immersi nella natura più pura grazie al suo profumo e il suo sapore, ed è per questo che ci piace così tanto. Il motivo sta, naturalmente, nella realizzazione del prodotto attraverso materie prime naturali. Bonomelli ha una storia lunghissima, di oltre 100 anni. Nel 1908 l’appena ventenne e intraprendente Luigi Amedeo Bonomelli iniziò a produrre liquori e sciroppi nei laboratori di Viale Piceno a Milano.

I prodotti Bonomelli sono realizzati con mix di erbe che, abbinati ad uno stile di vita sano e ad una dieta varia ed equilibrata, possono essere una fonte di benessere quotidiana, di equilibrio e depurazione oltre ad essere un dei momenti più dolci e piacevoli della giornata. Un gesto attraverso il quale possiamo chiudere gli occhi e immaginarci ovunque: in riva al mare, in un bosco, in un prato.

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