Ispirazioni per uno stile vintage: 10 icone
Se non ci fossero loro, le nostre beniamine, le nostre icone di stile, probabilmente non sentiremmo l’esigenza di vestirci vintage. Sono loro che ci trasmettono la convinzione che in passato era diverso. Ci fanno desiderare quell’idea di eleganza, la ricerchiamo, tentiamo di ricrearla. Quello stile, quella personalità non solo negli abiti, ma nei gesti, nelle pose, nell’essere semplicemente loro.
Ho tentato, ed è stato davvero difficile, di raccogliere in una top ten le dieci donne cui ispirarci per il nostro stile vintage. Quelle che hanno dettato mode, cui ancora oggi si ispirano gli stilisti. Quelle a cui sogniamo di somigliare. Ma ricordiamoci: loro sono solo un’ispirazione, il look é il nostro e dobbiamo trovare un nostro modo di interpretare i loro tratti caratteristici.
Audrey Hepburn
Devo dire atro? Questa donna non è semplicemente un mito. É universalmente e internazionalmente sinonimo di classe. I suoi lineamenti dolci ma geometrici, il suo fisico longilineo, le sue parti nei film cult. Come si fa ad ispirarsi a lei? Oltre a prendere spunto dai suoi infiniti outfit simbolo delle pellicole che l’hanno resa celebre, bisogna provare ad essere leggiadre. Leggere ed eleganti ma anche spiritose. Di classe, solo indossando un pantalone Capri e una maglietta, una camicia bianca o uno shorts, lei mica era solo vestiti Givenchy, anzi, io trovo molti più spunti nelle sue fotografie fuori dai set. Audrey rappresenta uno degli stili anni 50-60 che preferisco: quello bon ton.
Marylin Monroe
Gli anni 50 però erano anche sensuali. Questo lato qui lo incarna Marylin. Lei e Audrey, nel mio immaginario, le ho sempre viste come due opposti, ma come due facce della stessa medaglia. Spesso vestivano simili, ma lo facevano in modo completamente diverso. Se Audrey era una bellezza delicata e da scoprire, Marylin era una bellezza sfacciata, che scopriva. Le sue curve, il suo punto vita, la risata, il rossetto. E non ami l’ossigenato ma puoi amare lei, non ami le gonne ampie ma con lei diventano super sexy alzandosi sopra un tombino. Ispiratevi a Marylin se avete un fisico morbido: l’inventrice delle curve é lei, perché se sono esistite in tutte le epoche, lei é starà la prima a renderle un pregio.
Frida Kahlo
Attenzione. Lei non è un’attrice, non è una ballerina, ma non posso non inserirla. Non è bello che l’arte diventi moda, eppure l’influenza che questa pittrice messicana ha sull’immagine e sulla moda deve significare qualcosa. Gli editoriali a lei ispirati, le passerelle che ne copiano i tratti caratteristici. Significa che i suoi fiori nei capelli, le fantasie dei suoi abiti, i suoi gioielli, la sua non convenzionalità hanno trasmesso un messaggio forte come quello dei quadri. Frida che della sua storia ha creato un’immagine, é, in realtà, inimitabile. Possiamo solo prendere qualche spunto: i colori, i fiori, i foulard, ma soprattutto l’eclettismo, l’originalità, la forza. Comparve su Vogue Francia e questo contribuì a trasformarla in un’icona di stile, una cosa che nella sua cultura non aveva probabilmente alcun senso. Eppure di Frida ammiriamo proprio questo: che non era affatto consapevole di fare moda.
Twiggy
Twiggy, Twiggy del mio cuor. L’emozione che mi viene pensando a lei che ha ispirato la minigonna, di Mary Quant, che ha portato i capelli corti, il trucco pop, che è stata il simbolo della Swinging London. Che quando cerco sue vecchie foto vorrei reincarnarmi per una sola ora e portare un minidress come fa lei. E che ci vuole direte voi? Se abbini ad un abitino le sue espressioni e due gambe chilometriche (nonostante il metro e 68 totale), è tutta un’altra storia. Lei guarda in fotocamera con gli occhi truccati da una riga netta e ciao, è la migliore e basta. Per essere come lei, innanzitutto faccia tosta, sorridere con un broncio, inbronciarsi sorridendo. Poi linee geometriche, pochi fronzoli, stampe fino 60 – inizio 70. Corto, ma mai volgare. Sbarazzini ma audaci. La mia preferita è probabilmente la più difficile. Sembra semplice, ma non lo è.
Marlene Dietrich
Si fa presto a dire fascino androgino, a dire pantaloni, cravatta e frac. Si fa meno presto a farlo con classe e soprattutto se sono gli anni 30. Perchè è in quegli anni che Marlene ha dettato il suo stile ed è diventata la musa di artisti come Yves Saint Laurent. E dopo di lei, il completo pantaloni ha assunto tutto un altro significato. Cercatene di vintage per ispirarvi al suo look, perché il taglio, il modo in cui devono cadere è diverso da quelli di oggi. Immaginate la storia della giacca maschile che misurate, immaginavi di indossarla in quegli anni. Ci vuole, sì, tanta immaginazione per trovare gli spunti giusti per ispirarsi alla Dietrich senza far sembrare che ci siamo vestite da “maschio” per Carnevale.
Madonna
Se amate gli anni 80, la vostra icona di stile è lei. Nessuno periodo è più legato ad un personaggio quanto Madonna ai folli 80. Ribelle e ironica, sportiva, da bad girl. E’ un look decisamente difficile, nel senso che si rischia di strafare. In generale, ispirandosi a questo periodo, si rischia il mascheramento. Il mio consiglio è di scegliere un solo elemento alla volta: o l’abbigliamento o gli accessori o il trucco o i capelli. In Madonna li ritrovate tutti, ma, mi raccomando, non li utilizziamo tutti insieme!
Brigitte Bardot
La Bardot per me è la diva. Lo sono tutte, ma lei di più, anche più della Monroe. E’ la diva perché sorride raramente, si “impettisce” avanti ai paparazzi, vuol fare la tragica. La inserisco perché trovo che sia una delle prime davvero casual, sempre. Lei si vestiva un po’ come capitava, ma con uno stile suo, lo sitle Brigitte Bardot. Capelli lunghi e morbidi con fasce, mini abiti, pantaloni e semplicità. Pochissimo sfarzo, scarpe basse, colli alto e nero. Per essere come questa Barbie diva.
Sophia Loren
Lei, italiana, è la più bona di tutte. La sensualità in persona, barocca ma vera, affascinante, tutto lei ha. Degli anni 50-60 diversi da quelli americani, più carnali, passionali, veri. Ispirarsi a Sophia significa essere più donne che mai, tragiche e teatrali anche in canotta e pantalone, cappelli, scollatura, capelli voluminosi e forme italiane.
Loulou de la Falaise
Hippie e chic era Loulou. E per questo la inserisco, la musa di mr Yves, perché mixava gli stili con grandissimo gusto. I colori, le fantasie, i kaftani con i tailleur, le camicie bianche con le gonne pareo, i bijoux colorati con i completi seriosi. Era etnica e moderna. Ma serioso al massimo un pantalone, lei di certo non lo era mai. Con il suo charm a tutte le età, era regina delle feste, focalizzando l’attenzione di tutti. Per ispirarsi a lei: mixare e avere carisma.
Edie Sedgwick
Lei, più di chiunque altro è la musa. Non dotata di una particolare bellezza, né con uno stile marcato… eppure era lei che volevano tutti. Un metro e sessantatré di caratterino e magnetismo che, a quanto pare, fu irresistibile per Andy Wahrol che l’ha lanciata, per Bob Dylan che ha avuto con lei un legame e per Vogue che l’ha più volte immortalata. Per cogliere spunto dal suo look/non look: bianco e nero, aderenze, righe, collant e stare attente a scoprire una sola cosa (questo vale sempre per me), o le gambe, o le braccia, o la pancia.. ma soprattutto uno sguardo che conquista tutti.
Avrei voluto inserire altri 20 nomi di icone del passato, queste sono quelle che reputo più rappresentative dei vari periodi. Qual è la vostra preferita?