A Napoli cibo di strada, non street food
Tutto è moda, a Milano questo vale ancora di più, per qualsiasi cosa. Nell’ultimo anno è stata Street Food mania, ma già chiamarlo così lo rende molto lontano da quello che realmente, in origine è. A Napoli la pizza a portafoglio non puoi chiamarla street food, non puoi sminuirla così, ridurla a una tendenza. La pizza a portafoglio e tutte le altre delizie che puoi trovare per le strade di Napoli non sono moda per chi è di questi posti. Il cibo è una gioia troppo grande, per me e per i Napoletani, per correre il rischio che “non si porti più”.
Così una passeggiata a Napoli, tradizione obbligatoria di ogni volta che torno si è trasformata in una riflessione sul cibo di strada (il post sul mio giro a Natale qui con riflessione sulla fierezza delle mie origini). Che è più buono perché lo mangi con le mani, perché in nessun altro posto lo troverai uguale, perché ti scalda in inverno e in estate anche se caldo te ne freghi e sudi il viso avvicinandolo alla pizza fumante. E’ più buono perché lo compri direttamente in strada, da un vetrina dalle dubbie condizioni igieniche, preparato da qualcuno che lo fa da una vita. E’ più buono anche perché paghi al massimo 2 euro per una cosa squisita.
Lungi dal considerarmi un’esperta della città, che non conosco affatto bene come vorrei, posso però dire di essere una grande assaggiatrice e voglio, quindi, condividere con voi alcune delizie e relativi indirizzi indirizzi dove provare le specialità napoletane, da mangiare per strada ma anche da portare a casa.
Il cuoppo
Il cono di carta con fritturina mista, di terra o di mare. La mia preferita è quella di terra, con frittelle di alghe o di semplice pasta cresciuta, frittatine di pasta, crocché e polentina. Potrei davvero fare follie per una buona frittura, croccante, con l’interno ben cotto e, se c’è del formaggio, filante. Che unga il giusto e soprattutto che sia tutto fritto al momento. Un cuoppo molto buono e assolutamente soddisfacente sotto tutti questi punti è quello di Il Cuoppo Friggitori Napoletani, un chiosco dalle mattonelle colorate in uno dei vicoli più suggestivi della città.
Dove: Il Cuoppo Friggitori Napoletani – Via San Biagio Dei Librai, 23
I taralli, i dolci e il babà
Il classico tarallo napoletano ‘nzogna e pepe ha origini antichissime. Tradizione vuole che si venda sui carretti per le strade, ma naturalmente è possibile comprarne di ottimi in gastronomie e forni. Calorico in ogni singola briciola, il pepe che si sente, le mandorle ben intrappolate, che non cadono. Ne esistono anche tante altre versioni, da quelli all’olio d’oliva a quelli zuccherati, ma il classico è il mio preferito.
Li trovate tutti in un luogo che è un gioiello di napoletanità ma che nell’arredo e nel mood sa essere al passo con i tempi e dal gusto internazionale. Si tratta di Leopoldo Infante, storico tarallaro che a Napoli ha 4 Leopoldo cafèbar. Le delizie di questo posto sono infinite: il babà e tutti i dolci sono da sogno, ma c’è anche il gelato e assolutamente da provare è il gelato al tarallo. Tra i plus dei loro prodotti c’è la capacità di coniugare tradizione e innovazione proponendo, ad esempio, un tarallo veg in cui si sostituisce alla sogna l’olio d’oliva. (Nota su una cosa per me molto importante: comunicazione e immagine coordinata sono un amore e tutto un pois.)
Dove: Leopoldo ha quattro punti vendita: via V. Colonna, 46/47; Via Toledo, 8; Via L. Giordano, 45/via Scarlatti, 168; Via Benedetto Croce, 30/31.
Naturalmente la pizza
Se siete a Napoli anche solo per venti minuti, che ve lo dico a fare, dovete mangiare la pizza. Se non potete sedervi in una delle storiche pizzerie o se vi va di gustarla in piedi o seduti su dei gradini per strada, l’alternativa è la pizza a portafoglio. Una margherita più piccola ma che sazia, piegata in quattro e servita in un tovagliolo di carta da fritta. Gliene sarete grati, credetemi. Mangiarla non è un’impresa da poco ma vale la pena di rischiare una macchia. Tendenzialmente è difficile trovarne una che non sia buona e puntando alle pizzerie tradizionali, che hanno spesso anche la vetrina su strada per le loro portafoglio, si va sul sicuro.
Dove: se proprio non volete lanciarvi allo sbaraglio e andare d’intuito, tra le mie preferite c’è la “Pizzeria Tutino” in via Cesare Cermignano (nei pressi di porta Nolana). Famose sono anche l’Antica Pizzeria Port’Alba.
Ma la pizza anche fritta e la Frittatina di pasta
Vale il discorso della pizza a portafoglio, ma è importante cercare di capire se la pizza fritta della vetrina che scegliete viene preparata spesso o sta lì dalla mattina.
Non so se lo avete capito che mi piace il fritto, e a quanto pare piace alla cultura napoletana in generale. Io personalmente mangerei qualsiasi cosa se fosse fritta. Una specialità napoletana fritta che è praticamente impossibile trovare a Milano, o almeno nella versione originale, è la frittatina di pasta. Non si tratta della frittata di pasta casalinga, ma di una chicca di friggitoria, che normalemente si trova anche nelle pizzerie. La pasta utilizzata è solitamente quella in formato lungo, spaghetti o bucatini, a cui si aggiunge la besciamella. Al centro c’è il cuore: un ripieno, in genere di sugo con carne macinata, piselli, provola o fior di latte e pepe.
Dove: due pizzerie per la pizza fritta e la frittatina che apprezzo sono La figlia del Presidente, via del Grande Archivio, 23/24 e Antica pizzeria e friggitoria Di Matteo, via dei Tribunali, 94. Oppure sempre da Tutino che vi ho consigliato sopra per la classica a portafoglio.
Indosso: top Zara, sandali Zara, borsa e gonna vintage.