The Peter Pan Collar Body Wrapper

L’età più dolcemente confusa

the peter pan collarLo strano rapporto che ho con il mio compleanno è dovuto alla natura introspettiva e complessa che ha sempre avuto questo giorno per me. Non è tanto che mi aspetto sempre una sorpresa, un regalo, una festa che non arrivano, che sono nata ad agosto e non c’è nessuno per festeggiare, che tutti i miei parenti e le miei amiche sono nati il giorno prima, il giorno dopo o il giorno stesso e io sento di essere l’ultima della lista. E’ che davvero non so se esserne felice o triste, di crescere ed aggiungermi un anno, di guardarmi indietro e rendermi conto di cosa ho o non ho combinato nell’ultimo. Ci ho messo 24 anni per ammettere che forse è così, è colpa un po’ mia se il giorno della mia nascita ha per me stessa un sapore dolce amaro.

Adesso sono 24 anni. Si si, 24, lo ripeto a me stessa, non a voi. Perché già qualche volta ultimamente non ne ero sicura ed è sintomo di vecchiaia, non di rifiuto a crescere.

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24 anni è l’età delle contraddizioni. Sono abbastanza grande per dirmi che non mi importa, ma piccola dentro perché in realtà fingo solo che sia così. Abbastanza grande per voler festeggiare solo con gli amici, ma non abbastanza per non pretendere una sorpresina a colazione con i genitori e una torta, soprattutto una torta.

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24 anni sono gli anni in cui vivi da sola in una grande città, ma quando torni al paese la tua amica (anche lei di 24 anni e anche lei che vive in una grande città) riaccompagnandoti a casa aspetta che tu entri nel portone prima di andare via. 24 anni sono gli anni in cui cedi a schiarire un po’ i capelli, quando avevi giurato di non toccare mai il tuo colore naturale, forse per abituarti all’idea che potresti dover coprire qualche capello bianco prima o poi.

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A 24 anni ti dicono che potresti iniziare ad usare l’antirughe, ma tu allo specchio combatti ancora con i brufoli. A 24 anni finalmente stai sui tacchi una serata intera, come ci cammini bene, sei fiera. A 24 anni di mattina infili le espadrillas per i piedi doloranti. A 24 anni un esame lo festeggi una volta uscendo a bere qualcosa, una volta andando a vedere l’ultimo film della Disney.

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A 24 anni instauri grandi amicizie con persone di dieci anni più grandi di te, eppure è l’anno in cui senti che la differenza d’età con tua sorella di tre anni più piccola è meno evidente. A 24 anni paghi le bollette e rinunci alle scarpe che volevi, poi te le ritrovi a Natale sotto l’albero, perché hai scritto la letterina.

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A 24 anni fai tutto da sola! Ma con l’orecchio attaccato al telefono per le istruzioni della mamma. A 24 anni fai finta di essere malata per non andare all’università. Ma finta con chi poi? Non sei mica alle elementari! A 24 anni hai due passatempi preferiti: girovagare con lui per la città facendo finta di essere una donna vissuta… e giocare con la Wii con la tua sorellina. A 24 anni praticamente indossi gli abiti di tua nonna ma ti infili volentieri una gonnellina di tua cugina di 14 anni.

the_peter_pan_collar_serenaA 24 anni non ti senti a disagio con un tubino, una giacca, il rossetto rosso. Non ti senti a disagio con la camicia con Titti, le scarpe fuxia, il cappello con le orecchie. Praticamente non ti senti a disagio con nulla. O almeno non in pubblico. A 24 anni sei sicura di te: sicura di essere terribilmente insicura. Ma nonostante tutto credo che 24 anni è l’età che vorrei avere per sempre e lo dico ancora prima di essere più grande per rendermene conto.

serena_autorinoL’anno scorso per il mio compleanno mi sono regalata (un po’ in ritardo) questo blog. La me di 24 anni ringrazia la me stessa di 23. La me di 25 anni, spero, avrà altri importanti motivi per cui ringraziare.

Tanti auguri a me, che alla fine ho festeggiato con l’augurio a distanza più dolce di tutti, il mare, la pizza, una torta caprese e i sorrisi di chi conta, il mio prima di tutto e cosa importa se quella lì vicino è una rughetta… non è mica dovuta all’età, è di espressione e ce l’ho da sempre come le fossette, la malinconia e l’insicurezza da 4 agosto, sono nata così.

Il look del post: capelli ancora salati di mare, camicia Double Agent, pantaloni ampi da mercatino dei Navigli, 5 euro, scarpe Stradivarius, occhiali Asos.

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