Una sola stringata Lilimill, tanti modi per indossarla
Un anno e più che cerco la stringata perfetta. Nera, non rasoterra, classica ma con un dettaglio speciale e soprattutto di qualità. La mia ricerca è finita quando queste adorabili Lilimill hanno bussato alla mia porta ed è stato subito un zompettare per la città con un paio di scarpe che sanno dare un tocco unico ad ogni look.
Le stringate preferisco indossarle con le gonne piuttosto che con i pantaloni. Riescono a sdrammatizzare o al contrario a rendere più formale un look, incredibile ma è così. Tutto in un solo paio di scarpe. Posso giocare con i calzini per dare un tocco di colore, di luccichio o per rendere tutto più particolare.
Credo che davvero poche scarpe siano versatili come una bella blucher, meglio ancora se con dei tocchi femminili: la punta marcata, un unico laccetto vezzoso che passa in due sole asole, il cavallino.
Una scarpa di qualità attraverso i dettagli sa mostrarti tutta l’attenzione messa nel realizzarla. Si capisce infilandoci il piede che chi l’ha pensata e materialmente creata sapeva quello che faceva.
Le calzature Lilimill sono così. Nel laccio, nella punta, nella calzata perfetta, si capisce che quest’azienda fa scarpe come mia mamma fa la caprese. Cioè ad occhi chiusi , perché sanno farlo benissimo.
Il marchio infatti è prodotto da un’azienda del distretto calzaturiero marchigiano in attività dal 1960, quando nasceva come piccolo laboratorio di scarpe per bambini. La prima collezione Lilimill è del 2006. La linea nasce grazie a Flavio e Francesco Vespasiani ed incarna, secondo me, un gusto femminile e libero, ricercato ma senza strafare, proprio come il miglior made in Italy insegna.