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Milano Vintage Week, il secondo giorno

milanovintageweekocchiali2La Milano Vintage Week è ormai scoppiata e con lei la vintage mania, quello di ieri è stato il secondo giorno e ha confermato l’escalation di questo evento: più affluenza, più sorrisi, più shopping, più appuntamenti imperdibili. Ormai qui mi sento un po’ a casa. In una casa con gli armadi più grandi e belli del mondo, con tanti ospiti interessanti, calore e soprattutto buon gusto.

milano vintage week abiti

milano vintage week cappello
datemi un cappello per la mia felicità.
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uomini, per voi fiumi di cravatte fantastiche.

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milano vintage week showroom Riccardo grassi

milano vintage  week chanel
la giacca Chanel che proprio non volevo togliere da A.n.g.e.l.o.
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Viaggiare vintage.

Tanto per cominciare mi sono calata nella parte di una fifties girl, mio ruolo preferito, grazie al trucco vintage provato su di me durante il tutorial realizzato da Caterina Todde con prodotti Elisabeth Arden che ci ha svelato i dettagli per ispirare il nostro make up agli anni 40 e 50: la pelle di due tonalità più chiare, cipria per creare l’effetto porcellana, colori naturali o pastello per gli occhi e focus sull’eyeliner che definisce lo sguardo. Le labbra ridisegnate, a cuore, e di un rosso intenso. Guance rosate, come una bambola e, la cosa che maggiormente ha cambiato i miei connotati: sopracciglia scure e definite che, dopo qualche minuto per abituarmi, ho assolutamente adorato. La firma di questa make-up artist, in linea con il tema del tutorial, è il neo finale.

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milano vintage week capello
E lì accanto vi sistemeranno anche i capelli in base al periodo che più amate.

Ancora coccole, poi, con l’applicazione smalto che potete richiedere nell’angolo dedicato al beauty. Si è presa cura di una ragazza bravissima e dolcissima, Arianna Perrino.

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Aura Nobolo, invece, ci ha raccontato di nuovo della tavola delle feste e se, come avevamo visto ieri, i pezzi sono classici ma sdrammatizzati, il centrotavola è decisamente romantico e vintage: teiere e piccole caraffe volutamente diverse tra loro contengono profumi e colore, il rosso naturalmente, con peperoncino, bacche ma, come ci ha insegnato, c’è libero sfogo alla fantasia… quella che ti fa usare vecchie tazzine come segnaposto, magari di colore diverso per uomini e donne. Una tavola porta-fortuna questa, per augurare il meglio ai propri ospiti. Poi qualche basica regola di galateo, non pesante ma tradizionale: gli uomini versano da bere, i padroni di casa si siedono a capotavola, mai rispondere di si se ci viene offerto il bis. Ah, le buone maniere… così retrò!

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Aura vi aspetta anche oggi per un altro appuntamento sul Natale e i pacchetti, ecco il programma completo. E, a proposito di pacchetti non perdete il bis dell’incontro con Lush e il pacchetto regalo ecologico con foulard secondo l’arte del Furoshiki.

Non manca mai l’incontro con gli scrittori: ieri è stato con noi Luigi Vergallo che ha portato con sè i ricordi di una Milano anni 80 attraverso la vita di un ragazzo che si de-forma in un periodo di ricchezza e povertà apparenti, di aspettative e illusioni. (Non so smettere).

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Ho notato che l’oggetto che va per la maggiore, sia per i venditori che per i compratori, sono gli occhiali. Forse perchè i nostalgici vogliono guardare il mondo con occhi diversi… con lenti che permettano una specie di salto indietro nel tempo, che addolciscano il presente attraverso il gusto del passato.

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