Le cose che non so se mi piacciono: le running shoes
Ho sempre trovato difficile interpretare la stranissima sensazione che provo quando diventa di moda qualcosa che è sempre piaciuto solo a me. O qualcosa che da ragazzina odiavo. O, ed è il caso più comune, qualcosa che non ricordo se mi piace o no. Lo indossavo durante l’adolescenza, ma mi piaceva davvero? O ce l’avevo solo per moda? Bo. Sicuro è che verso alcune cose so benissimo cosa provo: le amo o le odio. Su altre, invece, sarò sempre indecisa, in dei momenti le desidero ardentemente, in altri mi chiedo come faccia la gente ad indossarle.
Insomma queste maledette scarpe running/ runner/ scarpe da corsa / da ginnastica indossate in tutte le salse, ma mi piacciono? Io non lo so. Se le vedo addosso a una Ferragni e che ci vuole… Le top fashion blogger indossano tutto con una nonchalance tale da far sembrare bello qualsiasi cosa. Poi noi non indosseremo mai la ciabatta col peluche, il vestito strambo, certe trasparenze, certi azzardi… Eppure guardandole addosso a loro diciamo: “Nì, hanno un perché”. Tornando alle runner, io non capisco… Sono scarpe fatte per l’attività fisica e sono di sicuro comode per l’università e le uscite quotidiane, per far la spesa e portare a spasso il cane, con un jeans e un maglioncino, dei leggins, un vestitino molto sportivo, la tuta naturalmente… ma la mia tolleranza in teoria finisce qui.
Se le vedo ad una ragazza per strada, anche tanto carina, che ci prova con gonna a tubo o abitino …uhm, il più delle volte le boccio. Nell’insieme non mi convincono, spesso rendono le gambe tozze, i colori che crediamo facciano contrasto in realtà fanno solo Arlecchino e non faccio altro che immaginarmi al posto di quelle scarpe un altro tipo di calzatura che avrebbe reso l’outfit più di classe, più delicato, più completo. Mi sembra poi che le si indossino semplicemente in mancanza d’altro, come passepartout, il che mi sembra assurdo.
Mi chiedo davvero chi l’abbia lanciata la moda e la risposta l’ho in effetti già data: influncer e blogger. Una di loro si sarà svegliata una mattina con il mal di piedi o le avranno smarrito la valigia contenente le scarpe col tacco e sotto un abito Missoni/Chanel/Burberry ha indossato le uniche scarpe che aveva con sè, indossate in aereo, ovvero delle scarpe da corsa Nike fluo. Sarà finita su The Sartorialist o nella galleria streetstyle di Vogue. Il brand e tutti i suoi avversari avranno colto l’occasione per iniziare a produrre running shoes ad hoc per la moda, sempre più appariscenti e sempre meno pensate per l’attività fisica e più per la Fashion Week. Disegnate e realizzate per non azzeccarci niente con l’abbigliamento di chi le indossa. Saranno partite in migliaia, queste paia di scarpe, in regalo per quelli con il maggior numero di followers. E boom, scoppia una moda. Naturalmente poi ci sono anche quelle delle grandi firme, ma non per noi comuni mortali.
Il problema secondo me è nell’imitazione di questi look e nella base delle fotografie di street style: diffondono l’idea sbagliata che elementi del genere siano facili da copiare e da abbinare. In realtà ci vuole gusto, è tutta lì: la stessa identica scarpa può essere un tocco di genio e di estro in un look e un disastro in un altro. No, il fatto che siano scarpe da ginnastica non significa che sono facili da indossare. Ci sono in giro talmente tante belle foto di blogger e modelle, celebrity e influencer con al piede delle scarpe da corsa che è difficile scinderle da quelle di chi si è semplicemente infilato il primo paio di scarpe che ha trovato.
Se scrivo un post del genere o anche solo sproloqui personali sul mio computer, è per cercare davvero di farmi un’idea, per arrivare ad un punto. Scrivendo scrivendo ho cercato immagini in internet e devo ammettere che esiste qualche caso in cui non le odio. Anzi quasi quasi mi piacciono pure… e in quel caso potrei anche essere vittima del meccanismo blogger = moda, d’altronde chi non ci è cascato almeno una volta comprando dei capi che normalmente non avrebbe nemmeno guardato. Insomma alla fine ho tratto queste conclusioni:
- Mi piace tanto come le porta Andy Torres di Style Scrapbook, tra le prime probabilmente ad indossarle spessissimo, al di là delle tendenze. Perché lei riesce ad essere sempre easy, perché ha il volto, il fisico e l’andamento della sportiva. Sorride ed è fresca. E sembrerà una cosa stupida ma se vuoi indossare scarpe con la suola in gomma, tutte colorate, allora saltella e sorridi, non fare la blogger cupa che cammina a testa bassa sul cellulare. Andy non ci costruisce intorno look strani, lei semplicemente le indossa e le rende anche raffinate.
- Se in un look i colori sono ben abbinati, le potrei promuovere. Se sono di una sfumatura di verde da accostare alla sfumatura di verde del maglione potrei trovare armonia nel look. Perché questa storia del fare contrasto ci sta sfuggendo di mano ed è la scusa per mettere delle cose che tra loro semplicemente cozzano. Se l’abbigliamento è sui colori neutri e le scarpe sono il tocco di colore ok, carino. Se siete vestiti multi-color e le scarpe sono neutre ok, sempre bene non esagerare.
- Non mi dispiacciono affatto le New Balance, che immagino non siano proprio da corsa, ma semplicemente da ginnastica. Sono meno appariscenti di tante altre, più classiche, più facili. Dal mio punto di vista sono anche più vintage inspired. Naturalmente il motivo lo ritrovo nella mia infanzia: io non le ho proprio mai tollerate le scarpe da ginnastica (finché non hanno inventato le wedges sneakers) e prendevo anche insufficiente in educazione fisica perché non le indossavo. La professoressa pensava che io mi rifiutassi per qualche strano motivo, ma la verità è che davvero non ne possedevo nemmeno un paio. Non ricordo quale fu l’occasione in cui dovetti necessariamente indossarne e il mio papà che in quanto a consigli è sempre il migliore, mi fece comprare non le Nike, non le Adidas… ma queste New Balance che non aveva nessuno e costavano niente. Le scelsi bordeaux e le amavo. Ricordo di averle buttate… adesso che magari le avrei portate a fare un giro durante questa MFW. Se ci penso sù ancora per un mesetto magari me le ricompro, il perché è al punto successivo.
- Sono cose che si devono provare: se ci incurioscono o siamo indecise dobbiamo provarle su di noi. E’ facile dire bello o brutto guardando i look altrui, ma su di noi ci appare tutto più chiaro. E’ allo specchio che lo capiremo se ci piacciono o no e soprattutto trovando un modo personale di indossarle, che ci rispecchi e che non sia scopiazzato. Trovare ispirazioni sempre, copiare in modo asettico mai.
Convivo serenamente con la verità che ognuno può vestirsi come accidenti vuole. Per questo amo la moda, perché è libertà e creatività, o almeno così dovrebbe essere. Queste sono opinioni e idee, per esprimere le quali ho aperto il mio blog. Ma la cosa che più mi interessa è anche sapere cosa ne pensate voi. Allora: chi indossa le scarpe da corsa fuori dalla pista, alzi la mano.