Rubare il Natale
Amo così tanto il Natale che vorrei rubarlo. E lo faccio: lo rubo, me ne impossesso e ne sono gelosa. Il Natale tutti dovrebbero rubarlo comunque, ed appropriarsene. Tutti dovrebbero essere possessivi con il Natale. Non lasciareche scappi, non perderlo mai per colpa di impegni e negatività. Io vivo il Natale in full immersion: affetti e calore, amore ed allegria. Per qualche giorno mi circondo solo di queste cose.
Si tratta di qualcosa di personalissimo ma che come poche cose è capace di rappresentarmi. Dal momento che, dunque, di Natale ne rubo molto, ho deciso di mostrarvene un po’. Di farvi sbirciare sotto il mio albero, sulla tavola della mia famiglia, sui sorrisi delle mie sorelle.
Il furto del Natale, insieme a quello dell’amore, è l’unico furto lecito. Allora rubate. Rubate le canzoni natalizie cantate da Frank Sinatra. Dividetele poi con i parenti la mattina di Natale in un assurdo e festoso trenino. Rubate i biscotti a forma di renna. Rubate una ricetta, un’idea… da un’amica, da instagram, da Gnam Box. Rubate un regalo sotto l’albero (ma solo se è il vostro!) e sbirciate pure. Anche se da piccola mi insegnavano che “indagare è sempre male sui regali di Natale”.
Rubate le risate. Rubate le parole giocando a nomi-cose-città. Rubate dei cappellini da Babbo Natale e dei fermagli da renna e fate mille foto. Rubate gli abbracci dei cugini. Rubate il freddo secco e rigenerante di una città che non è la vostra mo lo diventa per i giorni di festa ( sempre Bologna, ricordate?). Rubate anche la città, che tante è generosa e non le dispiace. Rubate le carte regalo più belle per confezionare i vostri pacchetti. Rubate tutte le espressioni delle sorelle. Rubate le coccole dei genitori, quelle normalmente riservate solo ai più piccoli.
Rubate i primi incerti e teneri passi della piccina di casa. Rubate il letto di un cugino, rubate un maglione ad una cugina e fatevi derubare: in famiglia si può. Rubate il risveglio di un fidanzato per essere le prime a dirgli buon Natale. Rubate una piazza vuota. Rubate la battuta di uno zio. Rubate l’ultimo pezzo di capitone. Rubate una parola straniera di un membro aggiunto della famiglia che non è del vostro paese. Rubate la cultura da tutti, le usanze di chiunque. E ancora una volta, fatevi derubare.
Rubate tutte queste cose ma non mettetele da parte. Usatele: costruite con queste cose il motore del vostro prossimo anno. Sono gli ingranaggi perfetti, hanno solide basi e si adattano a qualsiasi situazione. Vi aiuteranno a trovare la carica ed andare avanti, vi faranno sorridere e vi ricorderanno cos’è che conta davvero. Guai a chi osa dirmi che il Natale è solo una festa. Chi ne comprende il valore come me, si affretti a rubarlo: le feste non sono ancora finite e la felicità che donano è troppo rara per lasciarsela sfuggire.
grazie ai membri della mia famiglia per essere i protagonisti di questi scatti rubati