Quinto giorno di MFW: 10 cose degne di nota
Il quinto giorno si che si ragionava, finalmente con un cappello in testa, con una sfilata emozionante e con tante presentazioni interessanti. Sole come se fosse luglio, cappello di lana, ma ok. Io non guardo mai le temperature, mai.
Laura Biagiotti
Per me questa è stata la sfilata del giorno e forse dell’intera MFW. Mi aveva già sorpresa a febbraio e mi ero ripromessa che non me la sarei persa per niente al mondo. La location è quello che è e la collezione della Biagiotti è fatta di infinito amore, oltre che di splendidi colori, tessuti, fantasie e accessori. Il leitmotiv era il golf. Ma alla fine della sfilata a far scendere le lacrime è stata la stilista in persona che ha consegnato un enorme mazzo di rose alla sua amica Carla Fracci per i i suoi 80 anni. La ballerina si emoziona, il pubblico applaude sincero. Bella moda, moda vera.
Massimo Rebecchi
E qui, visto che per farmi innamorare basta un cappello, è dal piccolo basco in testa alla modella che ho deciso che questa collezione mi piaceva proprio. Il gusto british mixato a quello marinaire, le sfumature di blu e azzurro.
Il mio cappello
Comunque vada la giornata, con un cappello in testa la piega è decisamente migliore. Questo cappello sobrio qui è di Angiolo Frasconi e so già che diventerà il must del mio inverno. Inutile, con un hat in testa mi sento sempre meglio.
Maurizio Pecoraro
Sincera sincera? Mai visto, mai sentito. Ma una sfilata davvero bella! Il tema animali e giungla (no, ma mica lo avevate intuito che sarà questo il trend per la stagione estiva?), resi in modo molto originale, ironico, belle stampe e belle scarpe! Super promosso.
Maliparmi
Marchi come Maliparmi dovrebbero fare scuola. Perché ben delineati e riconoscibili, coerenti e con una storia. La presentazione parlava del brand davvero, dalla location all’esposizione. Adoro i loro accessori e la facilità con cui un loro capo è da giorno, da sera, da tutto.
Twinsflorence
4 completi per raccontare una collezione. Bastano se sono quelli giusti. Io follemente innamorata di quello a righe, ma soprattutto dell’idea del monocolore, che con i pezzi belli funziona che è una meraviglia.
Pedro Pedro
Durante la MFW si tengono delle sfilate “di gemellaggio” con il Portogallo. Uno dei due designer che per la terza volta ha sfilato a Milano è stato Pedro Pedro. Uno splendido lavoro di maglieria, di accostamenti dello stesso colore ma briosi, un lavoro di concetto. Peccato che in molti “snobbino” queste sfilate.
Una cosa che finora non mi era successa è inserire dei negativi nella top10, ma questa volta non posso astenermi dal farlo e così ecco due cose che mi sono piaciute talmente poco che le metto nella top10.
Zambelli
No, non ci vengo più. L’anno scorso dei capi mi erano piaciuti, ma adesso erano un po’ tutte cose informi e buttate a caso. Si, la moda è soggettiva, così come questo blog. Zambelli, per me è no.
Rich
Mi sono maledetta per esserci venuta, per aver fatto quasi tardi da Laura Biagiotti per colpa di questa sfilata di vestitini del mercato. Anzi, ma magari, al mercato mi ci vestirei con molto più piacere. Le modelle che camminavano mai, poi, sono state la ciliegina sulla torta, una torta di cattivissimo gusto.
Per caso vi siete peri gli altri giorni? Eccoli qui: