Trash confession: le cose brutte che adoravo (o adoro?)
Lo abbiamo tutti, nascosto nel cassetto, un capo davvero trash che non riusciamo a gettare via. La canzone terribile, il film vergognoso. Quelle cose di cui un po’ ci vergogniamo e un po’ pensiamo “ma chi se ne frega, non sarà la cosa peggiore del mondo!”. Il trash ha un suo fascino, non lo neghiamo e attira anche chi di noi reputa di avere un certo gusto, anche chi ha sempre ammesso “io una cosa del genere mai”.
Il trash è una di quelle cose che ci fa sorprendere di noi stessi e ci fa capire che i confini non sono mai così definiti. E quindi lo dico anche io: chi se ne frega, scopriamo gli altarini. Ecco le cose davvero di cattivo gusto che nella mia adolescenza ho adorato e a cui sono in effetti ancora affezionata. È quella comunque l’età in cui abbiamo i gusti davvero confusi e impazziamo per cose a dir poco discutibili. Vi sfido: se condividete almeno una di queste cose con me, fate la vostra lista.
Tre metri sopra il cielo &co
In passato ho ammesso con orgoglio di essere una “Mocciosa”, ovvero una fan di Federico Moccia. Che tenera quella Serena, non riesco a vergognarmi di lei. Ho rivisto per gioco Tre Metri Sopra il Cielo la settimana scorso. Ho riso come se fosse stato un film comico, non sapete quanto. I dialoghi inesistenti, i cliché, la storia banalissima e assurda allo stesso punto. Che brutto che è e quanto ci ero affezionata io.. tanto da sapere tutte le battute del tipo della radio a memoria. “FM 107.3 Radio Caos in discesa libera su Marte .”
Le scarpe Fornarina
Secondo me ho indossato solo queste scarpe per due anni ininterrottamente (2000-2001 diciamo) Le avevo azzurre e argento e sinceramente confesso: le indosserei ancora volentieri, nonostante il loro gusto decisamente discutibile. Allora le avrò volute perché erano il trend imperante per le teenagers dei Paesi Vesuviani. Adesso le vorrei rivedere da vicino per capire cosa avesse spinto queste scarpe ad avere così tanto successo. (Suggerimento per una ricerca di tesi di laurea)
Le Nike Silver
Adoravo anche queste ma non le ho mai avute: a mio padre non piacevano queste cose e mi portava le Converse dall’America, quando qui non le metteva ancora nessuno. Grazie papà. (In realtà adesso che ci penso me ne comprai un’imitazione e questa è davvero una grande confessione e una cosa ancora più trash).
I Blue
Non mi domando nemmeno se li ascoltavate, vi chiedo direttamente quale era il vostro preferito. Di chi eravate innamorate? Io di Simon. Ma diciamoci la verità… Se domani ci fosse un loro concerto nella vostra città non ci andreste correndo? Io si. Con loro comunque, per la cronaca, mio padre ha dovuto rassegnarsi, acquistare tutti i cd e registrare le CASSETTE per sentirli mentre andavamo in vacanza in auto in Calabria.
Il boss delle Cerimonie e Real Time
Io impazzisco per questo programma. Non posso tenermelo dentro, dovete sapere. Il Boss è un personaggio che adoro, ma non in senso ironico! È un genio. Ma scusate il boss delle Torte? E i programmi di Carla e Enzo? (che se loro hanno gusto, le trasmissioni che fanno decisamente meno). Momenti di relax all’insegna dell’ignoranza pura che tutti ci concediamo.
Sean Paul e la sua Get Busy + My dream is to fly e “canzoni” simili
Se dovessi sentire la canzone di Sean in pubblico potrei fare non poche figuracce scatenandomi. Mentre ricordo che al liceo davamo proprio il peggio di noi con canzoni tamarrissimi del tipo “My dream is to fly” o “Elegibò”. Eppure riascoltandole invece che vergogna ci vengono in mente dolci ricordi. Siamo fregate allora, il trash è per sempre scolpito nella nostra memoria.
Brand improponibili
Baci e Abbracci? Armada Nueva? Phard? ? A-Style? Sweet Years? Frutta? Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ma assolutamente trash più che i capi era la logo-mania. E sono sconvolta dal fatto che questi marchi facciano ancora collezioni (è vero, le ho trovate).
Aquolina
Il profumo allo zucchero filato? Avevo e amavo. Ma che puzza. Se ci penso mi viene il voltastomaco. Eppure era il regalo più desiderato ai compleanni, con un kit Aquolina al cioccolato si andava sul sicuro. Una di quelle cose di cui non ho il rimpianto.
Ora tocca a voi, non lasciatemi da sola nella vergogna!
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