Le palme in Duomo
Protesto contro chi protesta contro le palme in Duomo. Contro chi si aggiunge ai cori che non capisce, contro chi dice Milangeles con disprezzo, contro chi crede di avere le competenze per poter dire che una cosa è brutta e non è coerente con quella piazza. Contro chi non ha il coraggio di dire davvero se una cosa gli piace o no, o peggio ancora, non lo so affatto e aspetta prima di sentire l’opinione altrui.
Lo faccio naturalmente con un abito con foglie tropicali, in una Milano ancora fredda ma che inizia a impegnarsi per regalarci una primavera fantastica. Lo faccio con le gambe da fuori, le mie che non soffrono mai di gelo, un bomber in pelle perché amo i contrasti. Lo faccio proprio in quella piazza in cui i contrasti stanno così bene.
Lo faccio con un velo di make up perché il troppo storpia e infatti non hanno messo mica le sdraio e gli ombrelloni. Anche se io ce li vorrei, sotto quelle palme, quei banani e tutti i nuovi arrivati in piazza Duomo.
Protesto contro chi esagera sempre nelle cose che non valgono niente: nei look per andare alle sfilate, nel criticare, nel unirsi al coro, nella chiusura mentale. Approvo chi esagera nelle cose belle: una fantasia, la felicità, la libertà, l’amicizia, i peluche, i viaggi, la pizza.
Borsa, abito e bomber Kaos, scarpe Zara.