Como sei bella ma discreta, quindi mi piaci
A Como mi ci voleva portare lui e mi è sembrata subito una splendida idea. C’era andato da bambino e voleva portarmici. Quando è bello dire a qualcuno “ti porto in un posto”, ma soprattutto quanta emozione quando è qualcuno a dirlo a te. Ci si sente coccolati, si prova quella frenesia da bambini prima dei giorni importanti. Io sento che quel posto, in quel giorno, ha qualcosa di speciale solo per me. Si è preparato, si è fatto bello perché ci devo andare io, perché mi ci portano, sono l’ospite speciale. Ha tutto un altro significato l’essere portati rispetto all’andare e basta.
Così, nella seconda domenica di primavera, mentre Milano era piena di maratoneti della StraMilano e di hipster e amatori (veri e finti) al mercatino dei Navigli, noi abbiamo mollato la città (la città grande) e siamo andati sul lago. Se fossi stata ancora a casa, saremmo andati al mare. E questo ci ha fatto venire in mente una frasi di Alessandro Siani “il lago è una parodia del mare”. Per chi è abituato ad avere il mare nella propria città o a pochi minuti, è proprio così. Ci sono le barche, delle piccole spiagge, l’acqua, che a volte è persino agitata per via del vento. Ma l’aria e l’odore tradiscono tutto. Anche quando il lago è grande, come il lago di Como e non ne vedi la fine. Non è mare. E’ una cosa diversa, ma è una cosa che, ho scoperto con grande felicità, non mi dispiace affatto.
Il lago di Como, anzi la città, a solo un’ora di treno da Milano, è il luogo perfetto per staccare. Passeggiare senza fretta, godere della meravigliosa vista e sbirciare nei cancelli delle splendide ville, perdersi nelle stradine intorno al Duomo, respirare aria di lago. Che non sarà quella del mare, ma è sempre rigenerante, piacevole, domenicale.
Il mio giro di Como è stato essenziale. Lo scopo della giornata era proprio riposarsi, dopo una settimana di quelle che non finiscono mai, sgombrare la mente e guardarsi intorno era quello che ci voleva.
5 cose belle, alcune tra le tante, da segnare, se vorrete andare anche voi a rigenerarvi a Como:
– Il Duomo e in particolare, il suo porticato, uno scorcio delizioso. In generale, “l’interno”, non solo il lungolago. La città è deliziosa da girare, da sbirciare. Perfetta per i curiosi e i ricercatori di dettagli e ispirazioni come me.
– I pedalò a forma di macchinina, per fare un giro sul lago, andare da un lato all’atro (questa cosa al mare non puoi farla, puoi solo girarti e tornare indietro, +1 per il lago). Direte “sei pazza, inserisci i pedalò?”. Si, perché è un dettaglio che mi è piaciuto e non esistono mica solo i monumenti. Quando conosco un posto, anzi, a me restano molto più impresse le piccole cose.
– Villa Olmo, come una piccola reggia (di Caserta) affacciata sul lago, con alberi e cespugli che si gioca a indovinare a cosa somiglino. Per noi sono arancini siciliani.
– il Tempio Voltiano e l’area che gli sta intorno, un’oasi che non si capisce a cosa somiglia. Un po’ mi dà l’idea di Londra (perchè? non lo so), un po’ il tempio ti fa ovviamente pensare alla Grecia o al nostro sud, ma poi ti giri e c’è il lago. Che bene o male riesce ad uniformare tutto.
– Le case, gli stili differenti, non solo le ville ma le casette nelle stradine del centro che sembrano appartenere a tanti periodi e culture differenti. Norvegesi, provenzali, irlandesi ma italiane. Di Como, che ha il suo carattere proprio in questi accostamenti e in un’eleganza che non si sa da dove la prende ma ce l’ha. Delicata, senza pompa magna, semplicemente una bella cittadina che non strafà né vuole farti innamorare. Fà un po’ la sostenuta e per questo si fa voler bene. E’ una tipa del nord che sembra fredda, ma ha il cuore tenero.
Como non mi ha sorpresa, perché è proprio così che me la aspettavo, in barba a chi dice che è triste, per me è tutt’altro: piacevole, armoniosa, col rumore delle risate dei bambini, l’odore del verde, la luce che si riflette sul lago. E’ un posto che si dovrebbe consigliare: da andarci una volta al mese. Perché rilassa, libera, riempie gli occhi di una bellezza discreta e che quindi mi piace.