Come vivere una grande giornata
Voglio raccontarvi di una cosa che ho molto a cuore. E’ una sensazione, più che un momento. E’ un’emozione, più che qualcosa di concreto. E’ quella che vivo riguardando una foto, una sola, scattata durante una giornata in cui eravamo troppo impegnati a divertirci per ricordarci di farne di più. E’ quella di quando trovo un abito che adoro cercandolo in un mercatino e non dietro uno schermo su Asos. E’ quella che sento di vivere davvero, quando metto da parte, per un attimo, la tecnologia.
Di quella sera che uscimmo e avevamo tutti il cellulare senza credito e non abbassammo mai lo sguardo e chiacchierammo come non mai; di quella volta che, al ritorno da una festa, non avevamo rete per usare il navigatore, ci perdemmo tra le campagne e seguimmo il Vesuvio per ritrovare la strada (lo giuro); di quella volta che ci davamo punti di riferimento per non perderci e ritrovarci lì, con i cellulari fuori uso; quella volta che mancò la corrente e giocammo a nome, cose e città per ore, quella volta che a 23 anni e più giocammo con i palloncini in una fredda Pasquetta.
Quelle volte che decidiamo di metterla da parte la tecnologia, anche se non riusciremmo mai a vivere senza, e ci sembra di vivere di più, di sfruttare meglio ogni momento.
Quando sto al computer, non per lavorare, ma semplicemente a perdere tempo e c’è il sole fuori, mi sento un po’ come il bambino di questo video, quello realizzato da Wind e Ogilvy & Mather Advertising. Amo la tecnologia e la rete, amo l’essere nata in questo periodo, in cui le possibilità sono infinite, in cui tutto è più facile. Odio essere in un limbo, quello in cui mi sento precipitare quando so che sto esagerando. Quando ho passato troppo tempo della giornata guardando uno schermo.
Il fatto che ci sia un bambino, qui, a vivere #unagrandegiornata in questo breve corto, dal grande significato, mi fa riflettere a fondo. In lui si vede una sorta di analisi di coscienza, una consapevolezza che “la tecnologia non basta”. Wind, e anche io, vi invitiamo a ritrovare quella innocenza che serve per capirlo, quel desiderio di vivere a fondo, di rendere ogni giornata un’avventura, di trovare modi di emozionarsi che non siano dipendenze, che non necessitino di un filo, di un wifi, di una batteria carica. E di riservare solo una piccola parte di questa grande giornata ad immortalarne il ricordo.